Il tema della sicurezza alimentare è un argomento di grande importanza perché, al giorno d’oggi, si pone sempre più attenzione alla salute dei cittadini e a quello che si mangia. Qualità degli ingredienti, freschezza dei cibi, provenienza certificata: questo sono gli aspetti a cui ormai nessuno vuole rinunciare.
Per questo, il tema della tracciabilità alimentare ha ormai assunto un ruolo di primo piano nell’orientare le scelte di consumo. Ma cos’è esattamente la tracciabilità alimentare, cosa la differenzia dalla rintracciabilità e perché è così importante?
La tracciabilità alimentare è un codice che permette di seguire ogni fase del percorso produttivo di un alimento, partendo dal principio, ovvero dalle materie prime impiegate, fino ad arrivare al prodotto finito e pronto per essere consumato.
Di fatto, la tracciabilità alimentare indica tutti i vari step compiuti in ambito alimentare da un prodotto, che può essere un prodotto agroalimentare ma anche una tipologia di carne o di formaggio, oppure un prodotto composito, dunque caratterizzato da vari ingredienti (pensiamo ad un pesto pronto o ad una zuppa di cereali e verdure), prima di arrivare sulle tavole dei cittadini, che sia a casa propria, nelle mense aziendali e scolastiche o al ristorante.
È importante conoscere il percorso produttivo di un prodotto alimentare, la provenienza delle materie prime impiegate, il modo in cui sono state coltivate e il luogo, il tipo di trattamenti chimici che hanno subito e il tempo di raccolta, di macellazione o di preparazione. Si tratta di informazioni cruciali per garantire la sicurezza e la genuinità di un prodotto, assicurando di fatto chi lo consuma della sua integrità e salubrità. Non solo: la tracciabilità alimentare svolge un ruolo fondamentale, quello di garantire l’originalità di un prodotto, andando di fatto a contrastare il fenomeno della contraffazione.
In questo senso, la tracciabilità alimentare rappresenta una tutela fondamentale per il consumatore, mettendolo al riparo da vere e proprie truffe. La certificazione che dimostra la tracciabilità alimentare dei prodotti diventa la testimonianza della loro veridicità, giustificandone così anche il prezzo.
La rintracciabilità è legata a doppio filo al concetto di tracciabilità alimentare, perché rappresenta tutta la documentazione appresa da ogni operatore coinvolto nel processo di produzione, consentendo così agli organi preposti di poter controllare in qualsiasi momento l’esattezza delle informazioni fornite e la correttezza del processo di produzione, a favore della massima trasparenza.
La tracciabilità alimentare è diventata obbligatoria per tutti i Paesi dell’Unione Europea dal 1° gennaio 2005, in applicazione degli articoli 17, 18 e 19 del Regolamento Europeo 178/2002 in materia di sicurezza alimentare.