SAI COM’È NATO IL GIUBBOTTO ANTIPROIETTILE? TUTTO MERITO DELLA PIZZA

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Cosa avranno mai in comune la pizza e il giubbotto antiproiettile? Apparentemente nulla, in realtà tutto. Qui è proprio il caso di dirlo, la loro “cerniera” si chiama Richard Davis, ex Marine, improvvisato fattorino, che nel 1969, mentre è in giro per Detroit a consegnare pizze, si ritrova, per una serie di sfortunati (o fortunati?) eventi, nel bel mezzo di una sparatoria, rimanendo gravemente ferito. Sembra l’inizio di un racconto poliziesco ma è molto di più. Durante la sua lunga convalescenza Davis ha tempo per pensare e ripensare a quello che gli è capitato: sarebbe forse potuta andare diversamente? È stata solo questione di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato? Colpa di un fato crudele? All’improvviso, ecco arrivare l’illuminazione: se al momento dello sparo il suo corpo fosse stato avvolto da una barriera protettiva, la storia sarebbe andata tutta diversamente. Così l’ex Marine si mette all’opera e progetta il prototipo di quello che poi diventerà il moderno giubbotto antiproiettile. Di giubbotti antiproiettile ne esistevano già ma erano ingombranti e pesantissimi. Il modello che realizza Davis è invece in nylon, leggero e poco ingombrante, facilmente camuffabile sotto i vestiti. Per dimostrarne l’efficacia, l’impavido marine non ricorre a mezze misure ma chiede ad un ufficiale di sparargli a brucia pelo, rimanendo, questa volta, fortunatamente incolume. Una storia che ha dell’incredibile ma che ricorda a tutti noi una grande verità: nella vita abbiamo tutti la possibilità di reinventarci e a volte una semplice pizza può cambiare la vita! 

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