Il mondo della ristorazione si è trasformato nel corso degli anni e le previsioni future vedono la diffusione di ristoranti sempre più “smartizzati”, dove sarà possibile prenotare dal cellulare il proprio posto e sedersi a tavoli “smart-touch”, che permettono di visualizzare il menu e inviare l’ordine direttamente in cucina. Sono innovazioni interessanti, che stanno già trasformando il mondo della ristorazione perché, ricordiamocelo, il futuro è più vicino di quanto si pensi.
Curiosità particolari riguardano il futuro dei menu: il 26% degli italiani si aspetta menu personalizzabili al momento della prenotazione online, mentre il 18% vorrebbe menu rielaborati in base alle recensioni online perché, l’esperienza degli altri è diventata un vero punto di riferimento. Camerieri robot nel nostro futuro ci saranno solo per l’1%: secondo gli italiani vince il contatto umano, anche in un futuro sempre più digitale. D’altronde, la professionalità di ristoratori, cuochi e camerieri, oltre alla qualità del servizio e degli ingredienti, resta un punto fondamentale e imprescindibile.
La cucina e il mondo della ristorazione vivono di emozioni e sperimentazione, curiosità e innovazione, socialità e confort. Secondo un’indagine Doxa, più di un italiano su due dichiara infatti che l’esperienza di mangiare fuori è un momento di benessere personale, dove stare bene con sé stessi e staccare la spina, un momento di coccola capace di dare conforto anche nelle giornate più difficili. Inoltre, il 91% degli italiani dichiara che in futuro si continuerà a uscire a mangiare per il piacere della compagnia. Il diffondersi di servizi di consegne a domicilio non stravolgerà questa piacevole abitudine.
Inutile dire che il settore della ristorazione è stato fortemente impattato dalla pandemia da Coronavirus. L’impatto è stato ovviamente molto forte e tutt’oggi il settore continua ad essere messo a dura prova.
Uno dei principali fattori da prendere in considerazione è sicuramente legato al tema dello Smart Working: il “lavoro da casa” è ormai entrato nella nostra quotidianità. Molte aziende hanno cambiato i propri sistemi organizzativi interni, concedendo ai dipendenti 2 o 3 giorni di lavoro in smart working a settimana. Questa nuova modalità di lavoro ha avuto un forte impatto sulla ristorazione media, perché ha ridotto in numero di persone che abitualmente consuma fuori casa a pranzo.
Abbiamo visto un cambiamento di impostazione anche nelle mense aziendali, in cui si fa sempre più ricorso al servizio delivery a causa del momento storico che stiamo tutti vivendo. In questo contesto particolare e variegato, la ristorazione deve puntare ad una riorganizzazione e a nuovi modelli di business basati sulla tecnologia digitale. E quali sono?
Partiamo dal menu digitale: forse non tutti sanno che esso è nato in epoca “pre-covid” per aiutare la clientela straniera a comprendere meglio la composizione dei piatti italiani. La varietà delle specialità italiane, con nomi non immediatamente comprensibili ai clienti stranieri, ha fatto nascere il bisogno di avere una spiegazione più dettagliata, magari in lingua, dei piatti e degli ingredienti. In alcuni casi le soluzioni adottate per i menu digitali non si fermano al semplice uso del QR code per mostrare il menu ai clienti ma vanno ben oltre, con l’ordinazione digitale che arriva direttamente al cuoco in cucina. Inoltre, molti ristoranti, per far fronte alle regole imposte dal Covid-19, hanno implementato sul sito web la possibilità di prenotare online il proprio tavolo, o la propria consegna a domicilio, per il giorno e la fascia oraria richiesta.
È innegabile che il Covid-19 abbia accelerato un processo naturale di evoluzione della ristorazione verso il digitale. Gli strumenti ora a disposizione dei ristoratori sono sicuramente innovativi ed efficaci. Nel futuro? Ci attende senz’altro un mondo diverso, forse migliore, sicuramente digitale!