IL PUNTO DI PARTENZA PER LA RINASCITA

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Capodanno rappresenta, nell’immaginario collettivo, l’inizio di un nuovo capitolo della propria vita e la conclusione di uno appena passato. È per tutti un momento di bilanci che permette di sospendere, per un attimo, i ritmi della quotidianità. Quest’anno, più che mai, segnerà nel cuore di tutti un punto di rinascita, ricco di nuove speranze.

La storia del Capodanno ha origini pagane: con l’introduzione del Calendario Giuliano, il primo gennaio è diventato il primo giorno dell’anno a partire dal 46 a.C. Prima dell’istituzione del calendario promulgato da Giulio Cesare, infatti, il primo giorno dell’anno coincideva con il primo giorno di marzo. I festeggiamenti risalgono alla festa pagana in onore del dio Giano – nome da cui deriva quello del mese di gennaio- che si festeggiava dopo i Saturnali, le feste romane per il dio Saturno, che chiudevano l’anno. Nei tempi antichi, il Capodanno rappresentava una restaurazione generale, volta a far avvenire una rinascita del mondo: le leggi perdevano di valore, i servi scambiavano il ruolo con i padroni, i re venivano spodestati. Un disordine cosmico al quale sarebbe poi seguito il ritorno all’ordine e la nascita di un anno nuovo.

Le diverse date in cui si festeggiava il Capodanno nei paesi europei vennero fatte tutte coincidere nel primo gennaio da Papa Innocenzo XII, a partire dal 1691. La data venne poi ufficializzata nel Calendario Gregoriano.

A più di trecento anni di distanza, il Capodanno rappresenta ancora un giorno carico d’attese, di buoni propositi, di magia. Non importa se in Italia, per augurarci un anno fortunato, mangiamo un piatto di lenticchie mentre in Spagna dodici spicchi d’uva, uno ad ogni rintocco della mezzanotte; o se in Europa il colore da indossare è il rosso mentre in Brasile è il giallo. Poco cambia se nelle Filippine è tradizione tenere accese tutte le luci e spalancare porte e finestre per allontanare gli spiriti maligni, quando invece a El Salvador è la forma assunta da un uovo rotto a determinare l’andamento dell’anno successivo. Per tutti il significato del Capodanno è, alla fine, uno solo: avere un’altra occasione. L’occasione di fare meglio, di fare di più, di dare di più.

Se dev’esserci una fine, ci sarà un inizio. E ad ogni inizio corrisponde una rinascita. E una rinascita porterà sempre con sé quel senso di trepidazione e di attesa che precede l’avverarsi di qualcosa di nuovo, sorprendente, inaspettato!

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