Anche se ognuno a casa propria, la festa di Capodanno è l’occasione perfetta per sfoggiare idee e abbinamenti originali. E cosa c’è di più stravolgente dell’abbinata pizza e cocktail?
L’arte della pizza cambia volto e da roccaforte della tradizione diventa luogo di sperimentazione e ricerca di nuovi gusti, abbinamenti, proposte. E così scopre la mixology. Dopo il pairing tra drink e haute cuisine, oggi infatti cresce l’interesse per il mix drink e pizza.
Le ragioni per cui è consigliabile offrire una selezione di cocktail in pizzeria sono diverse. Innanzitutto, il cliente non cerca solo la qualità ma anche stile e novità. Insomma, un’esperienza. Introdurre una proposta di drink permette, inoltre, di allargare la propria clientela e di aprire il locale anche nell’orario aperitivo, magari con pizze in formato mignon come accompagnamento ai cocktail.
Il pairing rappresenta una frontiera ancora da esplorare, ma per molti rappresenta il futuro della pizzeria. Le abitudini di consumo fuori casa stanno cambiando e ormai è sempre più consistente il numero di consumatori che chiede un drink e una pizza da condividere con gli amici prima della cena.
L’incidenza del target tra i 18 e i 34 anni nel comparto fuori casa si aggira attorno al 32%. Si tratta di un pubblico con una capacità di spesa media che vive il proprio tempo libero in compagnia, che ama frequentare il ristorante e coccolarsi con un cocktail. In questo contesto, la pizzeria può diventare un punto di incontro tra pranzo e notte.
E veniamo quindi al pairing. Premesso che in assoluto la pizza Margherita è la più richiesta, il gioco degli abbinamenti con i drink tutto sommato è facile. Già, perché questa pizza si sposa bene non solo con cocktail classici semplici e popolari come Gin Tonic, Negroni, Spritz e Daiquiri, ma anche con long drink a basso tenore alcolico.
Infine, da non sottovalutare è il ruolo della vista: anche in pizzeria, la presentazione dei cocktail deve essere estremamente curata e scenica!