Lo spreco alimentare è ancora una problematica di dimensioni importanti ma la consapevolezza e l’impegno per ridurlo stanno aumentando sempre di più.
È questa la buona notizia dell’edizione 2021 della “Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare” che ricorre oggi, 5 febbraio. Una data lanciata nel 2014 dall’agroeconomista Andrea Segrè, coordinatore del Piano Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare (PINPAS) del Ministero dell’Ambiente.
COME SI PRESENTA LA SITUAZIONE DELLO SPRECO ALIMENTARE NEL NOSTRO PAESE?
Il peso degli sprechi alimentari è un tema molto sentito dai nostri connazionali: secondo una recente indagine, l’88% degli italiani sostiene che non sia etico buttare il cibo e l’83% riconosce l’impatto negativo sull’ambiente,tanto che dichiara di essersi impegnato per ridurre lo spreco di cibo in casa.
“Secondo un recente studio, il 53% dei rifiuti è attribuibile ai consumi domestici: sprechiamo principalmente verdura, frutta e cereali”: lo dice Marta Antonelli, Direttore della Ricerca di Fondazione Barilla, che aggiunge: “i dati disponibili che abbiamo analizzato e messo a sistema parlano di un’Italia che sta facendo passi incoraggianti nella lotta allo spreco. Ci mostrano che quanto fatto finora da tutti sta portando i suoi frutti e ci invogliano a continuare a migliorarci verso una direzione più sostenibile. La consapevolezza della connessione fra spreco alimentare, salute dell’ambiente e dell’uomo sta crescendo sempre di più tra i nostri connazionali e sta influenzando il modo di approcciarci al cibo”.
ITALIA ED EUROPA A CONFRONTO
Confrontando i dati italiani con quelli europei presenti nel Food Sustainability Index, studio fatto su scala globale riguardo nutrizione, agricoltura sostenibile e spreco alimentare, si scopre che l’Italia, con i suoi 65kg a persona, si sta avvicinando alla media europea di 58 kg di cibo sprecato all’anno.
Lo scenario attuale vede, infatti, il Belgio sprecare 87 kg di cibo pro capite e, in contrapposizione, Cipro 36 kg. Per quanto riguarda le perdite lungo la filiera, la Finlandia con meno dell’1% di cibo perso risulta il Paese più virtuoso a fronte di una media europea di circa il 3% e della media dei Paesi ad alto reddito di quasi il 56%.
Più in generale, di tutto il cibo prodotto ogni anno in Europa, più del 20% viene sprecato (l’equivalente di 88 milioni di tonnellate l’anno), con un costo economico pari a 143 miliardi di euro (di cui circa 98 miliardi sono attribuibili allo spreco domestico). Anche l’impatto ambientale è notevole, dal momento che lo spreco alimentare rappresenta il 6% delle emissioni totali di gas serra prodotte dall’Unione Europea.
L’INSEGNAMENTO DEL LOCKDOWN: COSA ABBIAMO IMPARATO?
Dal lockdown una lezione l’abbiamo imparata, quella di mangiare in modo salutare e cucinare il cibo utilizzando al meglio gli ingredienti a disposizione, in modo da sprecare il meno possibile.
Complessivamente, nel 2020 sono state 222mila le tonnellate di cibo “salvato” dallo spreco in Italia, con un risparmio di 6 € pro capite, ovvero 376 milioni di euro a livello nazionale, in un anno intero.
La tendenza a una netta diminuzione dello spreco alimentare domestico, che a livello nazionale e globale gioca la parte del leone con un’incidenza del 60/70% sullo spreco di filiera, si conferma in questo primo scorcio del 2021.
L’85% degli italiani chiede di rendere obbligatorie per legge le donazioni di cibo ritirato dalla vendita da parte di supermercati e aziende ad associazioni che si occupano di persone bisognose, in seguito all’aumento della povertà generato dalla pandemia di covid-19.
LE APP CHE AIUTANO IL PIANETA E CI FANNO RISPARMIARE
La lotta allo spreco alimentare è tra gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030: sostenibilità e risparmio, questi sono i pilastri su cui poggiano le app e i portali di e-commerce che stanno contribuendo a offrire una risposta al problema dello spreco alimentare.
Dalla danese Too Good To Go alle magic box di Babaco Market, passando per gli acquisti online di Bestbefore, le realtà che operano nel settore sono sempre più numerose. Queste app permetteno a bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati e hotel di recuperare e vendere online – a prezzi ribassati – il cibo invenduto.
Attraverso la geolocalizzazione, gli utenti effettuano l’ordinazione e possono ritirare le Magic Box negli orari indicati. «È una app di prossimità – racconta Eugenio Sapora, country manager Italia di Too Good To Go – che si pone anche l’obiettivo di avvicinare, con la presenza in negozio, i consumatori alle attività commerciali dell’area in cui vivono o lavorano. Durante il lockdown, che ha fortemente pesato sul comparto Horeca, abbiamo perso circa il 60% della supply ma già da luglio abbiamo recuperato e oggi siamo in crescita».
In fin dei conti basta poco per fare la differenza e ridurre gli sprechi in cucina e al supermercato: pianificare i pasti della settimana, disporre nel frigo gli alimenti in ordine di scadenza in modo da utilizzare per primi quelli più “vecchi” e consumare gli avanzi con ricette creative… piccole accortezze che però fanno davvero la differenza, basta volerlo!