Del cibo che si acquista d’ora in avanti non si butterà più via niente! Nasce a Bologna il sito web per il foodsharing contro lo spreco alimentare. Si chiama “Scambia cibo”, ora ancora in versione beta, ma pronto ad allargarsi a macchia d’olio partendo da Bologna per poi toccare il resto d’Italia. La presentazione ufficiale è avvenuta durante il Sana, la fiera del biologico e del naturale.
Chiunque può già in questo istante collegarsi sul sito, inserire i propri dati, la propria geo-localizzazione e appena c’è del cibo che presumibilmente andrà a male, fargli una foto, scrivere due righe e lanciarlo in rete.
CHE COSA SI INTENDE PER FOODSHARING?
Il food sharing si inserisce nel più ampio contesto della “sharing economy”, quest’ultima letteralmente “economia della condivisione” che richiama esperienze di lunga tradizione, soprattutto in Italia, dal mutualismo alle cooperative, fino alle imprese sociali.
Si propone, dunque, come nuovo modello economico che parte dai bisogni dei consumatori per far fronte alle sfide della crisi e promuovere forme di consumo basate sul riuso anziché sull’acquisto, sullo scambio anziché sulla vendita, di prodotti alimentari.
Questo nuovo modo di intendere la distribuzione di prodotti alimentari predilige il risparmio e la ridistribuzione favorendo la socializzazione e la salvaguardia dell’ambiente.
QUANTO CIBO SI SPRECA IN ITALIA?
I dati per l’Italia parlano chiaro: secondo i dati della Fondazione BCFN , in Italia ognuno di noi spreca 65 kg di cibo pro-capite l’anno, principalmente per comportamenti sbagliati nel consumo -in casa e al ristorante. Gli stili di vita ci portano a consumare sempre più pasti fuori casa (sono ben 13 milioni gli Italiani che consumano dai quattro ai cinque pasti a settimana al bar o al ristorante), e gli sprechi alimentari fuori casa rappresentano il 21% del totale. E nel mondo gli sprechi alimentari nel 2030 potrebbero aumentare del 61% rispetto alle quantità attuali.
UN MOMENTO DI SOCIALITÀ
S-cambiocibo.it implica anche una parte finale più fisica, con lo scambio che avviene materialmente a casa di uno dei due partecipanti o in un luogo terzo che può essere adibito a deposito. La piattaforma è dunque uno strumento che, pur partendo dal web, facilita il contatto umano. Si potenziano, infatti, le reti del vicinato, risparmiando soldi per gli acquisti.
Insomma, cambiare si può ed è necessario! Come? Migliorando innanzitutto il comportamento individuale in casa e, in seconda battuta, riducendo i consumi e riciclando il più possibile.