Le visite notturne davanti al frigorifero per uno spuntino fuori programma potrebbero risolversi dormendo di più. Non dedicare il giusto spazio al sonno fa mangiare di più, espone a stile di vita poco sani e al pericolo di ingrassare. Uno studio americano ha individuato il colpevole di tutto questo: diminuire le ore di sonno sembra risvegliare il sistema di endocannabinoide, aumentando di conseguenza il desiderio di assumere più cibo.
Il lavoro di ricerca ho coinvolto 14 ventenni sani e li ha privati del sonno. Dopo aver dormito solo poche ore, i volontari non sono stati in grado di resistere a snack appetitosi quali biscotti, caramelle e patatine, anche se due ore prima avevano consumato un ricco pasto, contente il 90% del loro fabbisogno calorico giornaliero. Si è così scoperto che la riduzione di sonno aumenta un segnale che può accrescere l’aspetto edonistico del cibo, il piacere e la soddisfazione tratta dal mangiare.
I ricercatori hanno monitorato fame e abitudini alimentari nei 14 volontari in 2 situazioni diverse: 4 giorni durante i quali i partecipanti hanno dormito in media 7,5 ore per notte, e altri 4 giorni in cui le ore di sonno si sono ridotte a 4,2. Ogni ora supplementare di veglia utilizza circa 17 calorie in più, che arrivano a circa 70 per le 4 ore di sonno perso dai partecipanti allo studio. Appena hanno potuto si sono abbuffati di snack, ingerendo oltre 300 calorie in più. Questo comportamento, reiterato, può causare un significativo aumento di peso.
Per la prima volta, gli scienziati hanno anche misurato i livelli ematici di endocannabinoidi. Dopo una notte di sonno normale, i livelli di 2-AG sono risultati bassi al mattino e raggiungono un picco nel primo pomeriggio, poco dopo l’ora di pranzo, per poi diminuire.
Dopo la privazione del sonno, invece, il 2-AG raggiunge livelli del 33% superiori e rimane elevato nel tempo. In questo caso, i volontari avevano molta più fame proprio nel momento in cui i livelli di 2-AG erano più alti. Dopo la quarta notte di sonno limitato, sono stati offerti loro alcuni snack e i partecipanti hanno avuto difficoltà a trattenersi. Hanno scelto alimenti con il 50% in più di calorie, “junk food” con il doppio dei grassi, rispetto al periodo di sonno normale.
I risultati della ricerca si sono dimostrati significativi, evidenziando come, se si dorme poco, l’impulso edonistico per alcuni alimenti diventa più forte e la capacità di resistere alla tentazione diventa, invece, sempre più debole.