Chi non è cresciuto a pizza e cartoni animati?

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Quante volte da bambini abbiamo pensato di rompere lo schermo della tv per entrare nel mondo del nostro cartone animato preferito? Probabilmente infinite. Questo perché davanti a quello schermo sognavamo di prendere parte a fantastiche avventure in compagnia di draghi, fate, animali parlanti ed esseri umani con superpoteri. 

Per esempio, sognavamo anche di far parte delle Tartarughe Ninja ed uno dei motivi per cui volevamo essere il quinto fratello di Leonardo, Raffaello, Michelangelo e Donatello era perché loro mangiavano solo ed esclusivamente la pizza. Allora non capivamo nemmeno quanto questo cartone animato fosse un omaggio all’Italia da parte dei due disegnatori americani, perché non è sicuramente un caso che i protagonisti avessero i nomi dei quattro maggiori artisti rinascimentali e si nutrissero solo di pizza.

Qualcuno invece si ricorderà sicuramente la puntata di Dragon Ball, in cui abbiamo imparato che anche la pizza può salvare il mondo. Infatti, l’essere più forte di tutte le galassie decide di non distruggere la Terra in quanto patria della pizza ed altre gustose prelibatezze. 

E se vi dico Prezzemolo, oltre che Gardaland, vi verrà subito in mente “la pizza con le fragole che carica ti dà”. Infatti, il protagonista del celebre cartone ideato da Iginio Staffi, diventa forte e coraggioso solo grazie alla pizza.

Iginio Staffi, dev’essere un vero amante della pizza perché anche la protagonista delle Winx, cartone animato ideato sempre da lui, non rinuncia mai alla pizza. Ed a noi, da bambine, bastava sapere di aver in comune questa cosa con Bloom, per pensare di poter essere anche noi la fata della Fiamma del Drago.

Per non parlare di quanto avremmo voluto essere Fry nella prima puntata di Futurama, il quale proprio grazie alla consegna di una pizza finisce in un laboratorio disabitato e resosi conto che non c’era nessuno, vittima di uno scherzo telefonico la notte del capodanno del 2000 decide di mangiarsi la pizza. Proprio mentre se la sta gustando finisce in una cella criogenica che lo addormenterà per oltre un millennio, facendolo risvegliare nel 2999.

E quando nel 2003 abbiamo visto il film d’animazione “Totò Sapore e la magica storia della pizza”, ambientato nella Napoli borbonica del XVIII secolo, abbiamo amato le avventure di Totò Sapore, giovane squattrinato cantastorie che grazie all’incontro con Pulcinella inventa la pizza nonostante le numerose avversità, ci siamo innamorati ancora di più del nostro piatto preferito.

Il mondo dei cartoni animati ci insegna che la pizza è la cosa che più si avvicina alla magia.

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