Intervista a Gaetano Mirandola, CEO di Antico Molino Rosso, pioniere e visionario che con grande intraprendenza e forza di volontà porta avanti, insieme a 30 collaboratori, un’impresa di successo all’insegna del biologico.
COM’È NATO ANTICO MOLINO ROSSO?
Era il Gennaio 1993, periodo in cui il mercato offriva solo farine raffinate. Iniziai a documentarmi e studiare il vasto mondo dei cereali, dei semi, delle poligonacee e delle leguminose, domandandomi come mai le botteghe non offrissero nulla di tutto ciò.
Decisi di cimentarmi nel biologico quando, alla luce di analisi di laboratorio, scoprì che all’interno dei prodotti convenzionali quali cereali, frutta e verdura fogliare, sono presenti dei residui chimici pericolosamente elevati. Intrapresi così, insieme ai miei primi collaboratori, la macinazione di cereali provenienti esclusivamente da agricoltura biologica.
Da allora, la nostra azienda è “biodedicata”, ossia si occupa, con consapevolezza, di trasformare solo prodotto biologico.
QUAL È IL SEGRETO PER AVERE SUCCESSO NEL MONDO DELL’IMPRENDITORIA?
Io credo che un imprenditore debba essere multifunzionale: preparato e capace in più ambiti, non focalizzato nel far bene un’unica cosa. Deve possedere tatto, una sana astuzia e la capacità di diversificare, senza mai uscire dall’ambito delle proprie competenze.
La prima cosa da valorizzare è il brand. Per essere vincenti nel mercato è fondamentale lavorare con serietà, garanzie, veridicità e avere una buona comunicazione. È importante continuare, in maniera resiliente, a comunicare e portare in alto il brand. Lo scopo del cliente è comprare il prodotto perché ci sono dei chiari motivi che lo differenziano dagli altri. Deve quindi avere dei plus che siano indiscutibili.
COME AVETE AFFRONTATO QUESTO 2020? Posso riassumere quest’anno in una sola parola: diversificazione. Noi di Antico Molino Rosso realizziamo un prodotto con quattro marchi diversi, rivolti a target differenti. Il primo marchio indiscusso è Antico Molino Rosso ma abbiamo voluto diversificarci sia creando un e-shop che quest’anno ha avuto un fatturato di 500 mila euro, sia istituendo il servizio di spesa gratuitamente consegnata a casa.
Abbiamo dunque affrontato questo 2020 ascoltando quelli che erano i reali bisogni delle persone. Innovare non significa rimanere fermi ma, al contrario, mettersi in moto oggi per fare qualcosa di nuovo domani.
QUALI SONO I PROGETTI PER IL FUTURO? Abbiamo da poco inaugurato la Consemi, ovvero “la casa del seme”: un progetto nato da 13 agricoltori, riconosciuto e finanziato dalla regione Veneto, con lo scopo di preservare la biodiversità. In questo progetto sono coinvolte anche le scuole!